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Quando la rigenerazione ossea ha bisogno di una spinta
La medicina rigenerativa è una disciplina finalizzata alla rigenerazione dei tessuti che sfrutta mezzi esterni per migliorare o ripristinare la naturale capacità di guarigione del nostro corpo. Alcuni tessuti incontrano più difficoltà nell’innesco dei propri meccanismi riparativi, ostacolati da condizioni come: l’assenza di ossigeno e nutrienti, uno stato infiammatorio cronico, una matrice tissutale particolarmente complessa da rimodellare. Nel caso del tessuto osseo, però, la rigenerazione avviene con ottime probabilità di successo grazie alla buona vascolarizzazione del tessuto. È la ragione per cui, a seguito di una frattura, la stabilizzazione dell’osso e il riposo sono sufficienti per attendere una completa guarigione.
Nonostante l’osso abbia questa propensione a guarire da solo, la rigenerazione ha successo solo se sono presenti tutti gli elementi che gli esperti del settore riuniscono nel cosiddetto “Diamond Concept”: cellule, fattori di crescita, scaffold, stabilità, vascolarizzazione. Le cellule sono le attrici della formazione del nuovo tessuto, i fattori di crescita sono i segnali per la buona coordinazione dei processi, lo scaffold è il supporto sopra cui viene intessuta la trama della matrice tissutale, la stabilità è determinata dalle condizioni meccaniche e, infine, la vascolarizzazione permette l’arrivo di ossigeno e di ogni altro ingrediente mancante. In assenza di uno o più di questi “fondamenti”, l’osso non guarendo darà origine a condizioni patologiche, come ad esempio la pseudoartrosi.
La pseudoartrosi è caratterizzata da un callo fibroso, ovvero il risultato della fallita guarigione, e da dolore persistente che va trattato con un intervento chirurgico con l’obiettivo di rimuovere il tessuto osseo sclerotico. La pulizia del sito lascerà un vuoto che va riempito con matrice ossea, la quale può provenire del paziente stesso, da donazione o essere di origine sintetica. Se la pseudoartrosi si è verificata sulla base di condizioni di rischio del paziente, è importante sfruttare terapie cellulari e l’uso di fattori di crescita per aumentare la capacità rigenerativa. Infine, occorre conferire una stabilità meccanica assoluta all’impianto biologico.
Tiss’You offre diverse soluzioni per il trattamento delle pseudoartrosi (o di altre patologie ossee come la necrosi avascolare e le cisti ossee), a partire dai kit procedurali che permettono di sfruttare le cellule mesenchimali da tessuto adiposo (Lipocell) o le cellule mononucleate da sangue periferico (Monocytes). Recentemente, abbiamo introdotto in commercio SpherHA, un sostituto osseo sintetico basato su nanocristalli di idrossiapatite, un composto di calcio fosfato estremamente simile alla matrice minerale fisiologicamente contenuta nelle nostre ossa. SpherHA è disponibile in diversi formati per sopperire alle diverse esigenze in ambito ortopedico, neurochirurgico e dentale, come i granuli densi, le chips porose, la pasta iniettabile e il crunch malleabile.
Il dispositivo, grazie all’elevato rapporto superficie/volume, è uno scaffold ideale per l’osteointegrazione, inoltre la struttura altamente porosa e interconnessa svolge un’azione osteoconduttiva in grado di favorire la colonizzazione cellulare, la circolazione delle sostanze nutritive e una rapida vascolarizzazione. Dopo aver assolto la funzione di riempimento, sostegno e osteoconduzione, i sostituti ossei SpherHA vengono completamente degradati dall’attività osteoclastica e fisiologicamente rimodellati in nuovo tessuto osseo vitale.
Per maggiori dettagli: SpherHA – Scheda prodotto