Pubblicazioni

Nuova pubblicazione Lipocell sull’artrosi precoce

È stato pubblicato un nuovo articolo su Lipocell. Siamo grati a tutti gli autori guidati dal Prof. Nicola Maffulli e dal Dr. Donato Notarfrancesco per aver testato il nostro dispositivo medico per il trattamento dell’artrosi del ginocchio.

 

L’articolo pubblicato su Journal of Orthopaedic Surgery and Research ha mostrato i risultati a breve termine del trattamento con Lipocell per l’artrosi precoce in 123 pazienti. Si è registrato un miglioramento statisticamente significativo della KOOS e della VAS di tutti i pazienti a 6 mesi (p < 0,05). La KOOS media prima dell’iniezione era di 51,4 ± 16,5, dopo 1 mese era di 75,5 ± 15,8 e a 6 mesi era di 87,6 ± 7,7. La VAS media dei pazienti prima dell’iniezione era di 6,5, dopo 1 mese di 3,5 e dopo 6 mesi di 2,4. Non sono state osservate complicazioni.

 

L’articolo completo è disponibile qui.

Nuova pubblicazione per Lipocell nel trattamento della gonartrosi

È uscito un nuovo articolo che dimostra la sicurezza e l’efficacia di Lipocell nel trattamento della gonartrosi. Il lavoro di ricerca è stato effettuato dal Dott. Marco Caforio e dal Prof. Carmelo Nobile e pubblicato sul Journal of Clinical Medicine (I.F. 3.3) all’interno dello Special Issue “Avanzamenti recenti nella gestione dell’osteoartrosi e nelle strategie rigenerative”.

Lo studio, approvato dal comitato etico dell’Università della Calabria, è stato condotto su trenta pazienti che hanno visto migliorare i loro sintomi di dolore e perdita di funzionalità articolare dopo l’infiltrazione di tessuto adiposo autologo purificato con Lipocell, in associazione al lavaggio artroscopico.

 

 

Lipocell ora ha tre paper peer-reviewed che dimostrano la sua efficacia nel trattamento dell’artrosi (si veda Castellarin et al., Bistolfi et al.).

 

Il lavoro del Dott. Marco Caforio’ è disponibile qui.

Nuovo studio clinico in ortopedia su Lipocell

Vi condividiamo un nuovo studio clinico su Lipocell, pubblicato dal Dr. Gianluca Castellarin, chirurgo ortopedico esperto di medicina rigenerativa.

Lo studio mostra i benefici a lungo termine dell’infiltrazione Lipocell in pazienti affetti da artrosi. In particolare, sono stati esaminati 92 pazienti (59 maschi, 33 femmine) con età media 52 e artrosi di grado II o II secondo scala Outerbridge.

Dal punto di vista del dolore, già al primo follow-up a un mese i pazienti mostrano una riduzione del 50% e a un anno di distanza un valore medio di 1 secondo scala VAS, che corrisponde a una quasi assenza di dolore. Secondo la scala funzionale, misurata con questionario Womac, i pazienti recuperano notevolmente già alla prima visita e mantengono i risultati positivi fino a un anno.

Su alcuni pazienti selezionati, è stata anche effettuata una risonanza magnetica di controllo con la quale è stato possibile osservare una riduzione, o anche scomparsa, dell’edema subcondrale peri-lesionale e, in un caso, anche riduzione della lesione condrale.

Lipocell è un dispositivo medico in grado di purificare, direttamente in sala operatoria, il tessuto adiposo del paziente, naturalmente ricco di cellule mesenchimali staminali. Il prodotto così lavorato, nel rispetto della minima manipolazione, è in grado di rilasciare molecole utili alla riparazione dei tessuti danneggiati e di modulare l’infiammazione, ripristinando l’equilibrio omeostatico delle articolazioni e rallentando la progressione artrosica.

Ringraziamo tutti gli autori del lavoro e in particolare il Dr. Gianluca Castellarin per la cura e la condivisione del lavoro, che è disponibile per la consultazione qui sotto.

 

Castellarin G, Mosca S, Micera G, Moroni A. Intra-articular administration of purified autologous adipose tissue for knee osteoarthritis treatment. Minerva Ortop Traumatol 2020;71:93-7. DOI: 10.23736/S0394-3410.20.03976-4

Pubblicazione di Lipocell

Vi segnaliamo la nostra nuova pubblicazione sullo Special Issue intitolato “Advances in Regenerative Medicine and Tissue Engineering” della rivista MDPI Processes. In quest’ultimo articolo, abbiamo caratterizzato Lipocell da un punto di vista cellulare e istologico. I seguenti paragrafi sono spunti tecnici dedicati agli addetti ai lavori, il pubblico generico, se preferisce, può saltare alla conclusione dell’articolo.

 

QUANTE CELLULE CI SONO?

Il meccanismo di funzione su cui basa la tecnologia Lipocell è una membrana dialitica in grado di separare gli elementi di una soluzione, in questo caso il grasso lipoaspirato. Il filtro ha una porosità pari a 50 µm utile a trattenere il tessuto adiposo, ma permeabile a soluzione di lavaggio, sangue e olio in eccesso. La conta delle cellule mesenchimali staminali (MSC) è stata effettuata confrontando il dispositivo standard con filtri più piccoli (15 e 20 µm). Lipocell, in media, ha 2-3 volte più MSC del grasso non trattato, mentre tra i diversi filtri non sono state evidenziate differenze, suggerendo che un setto filtrante con porosità inferiore non è utile a trattenere più cellule.

 

DAL ROSSO AL GIALLO

Il sangue e l’olio in eccesso, in caso di lipofilling (re-innesto di tessuto adiposo nel paziente a scopo riempitivo o rigenerativo), può essere un problema. Si tratta di residui di scarto, senza un’attività biologica riconosciuta, che possono causare reazioni infiammatore. Il filtro Lipocell da 50 µm è in grado di purificare il tessuto da questi elementi, con più efficacia e rapidità rispetto a filtri più piccoli o altre metodiche.

 

UN METODO PIÙ CONSERVATIVO DELLA CENTRIFUGAZIONE

Da un punto di vista regolatorio, una manipolazione eccessiva del tessuto adiposo trasforma il prodotto in un ATMP, acronimo di Advanced Therapeutic Medicinal Product. Di conseguenza, bisognerebbe sottostare ad una regolamentazione severa non compatibile con la pratica clinica routinaria. La coltura cellulare, ad esempio, modifica in maniera sostanziale il prodotto cellulare, ma lo stesso può essere detto della digestione enzimatica o di una significativa manipolazione meccanica che, alterando la struttura del tessuto, diventano manipolazione non più minima. Nel nostro articolo abbiamo caratterizzato gli elementi della matrice extracellulare attraverso analisi biochimiche ed eseguito alcune istologie per paragonare il prodotto Lipocell con il grasso non trattato e il grasso centrifugato. Lipocell mantiene un’architettura del tessuto del tutto paragonabile al grasso nativo, mentre quello centrifugato mostra una sostanziale alterazione della struttura.

 

IL RINGER LATTATO

La procedura con Lipocell prevede anche l’utilizzo di una soluzione di lavaggio. I risultati hanno dimostrato che il lavaggio con il Ringer Lattato (anziché con la soluzione salina) preserva completamente il potenziale proliferativo delle MSC. Il meccanismo d’azione dietro a questa novelty richiedere ulteriori investigazioni, ma una possibile spiegazione può essere dovuta al fatto che le cellule del tessuto adiposo, dopo la liposuzione, vanno in shock ischemico per mancanza di ossigeno (siccome non hanno più l’apporto vascolare). In carenza di ossigeno, le cellule avviano la respirazione anaerobica che è un modo meno efficiente di produrre energia, ma la somministrazione di ione lattato potrebbe compensare questa reazione ripristinando il ciclo di Krebs e migliorare, così, la sopravvivenza cellulare.

 

MEDICINA RIGENERATIVA ALLA PORTATA DI TUTTI

Lipocell è un dispositivo medico classificato IIa per la processazione intra-operatoria di tessuto adiposo. Il meccanismo di funzione è basato su una membrana dialitica che, in associazione ad un lavaggio, è in grado di separare il tessuto adiposo dagli elementi di scarto come: soluzione di lavaggio in eccesso, olio libero e sangue. Il prodotto finale risulta arricchito di MSC con un grande potenziale rigenerativo (vedi il nostro recente articolo: “Grasso è bello”), con il vantaggio di essere facilmente iniettabile e con un’architettura del tessuto conservata che rispetta i requisiti normativi più stringenti.

Omar Sabry

Trattamento dell’artrosi d’anca con Monocytes – Case Report

Il gruppo di ortopedia guidato dal dottor Vincenzo Madonna presso Humanitas Castelli di Bergamo ha pubblicato un case-report con il nostro dispositivo Monocytes.

La medicina rigenerativa è utilizzata per trattare i tessuti danneggiati attraverso un approccio poco invasivo. In questo modo, è possibile prevenire interventi maggiori, oppure velocizzare i tempi di recupero dopo la chirurgia. In caso di artrosi in stadio avanzato, però, è necessario sacrificare l’articolazione con una protesi e le terapie biologiche non sono più utili. Nondimeno, la cartilagine spesso invecchia in entrambi i lati e quando si procede nell’impianto di una protesi (Ndr. ginocchio o anca, in questo caso è indifferente), la medicina rigenerativa può essere utile nell’articolazione definita “controlaterale”, ovvero nel lato opposto.

In questo lavoro, emergono i risultati clinici di questa strategia terapeutica. La paziente, prima del trattamento, riportava disabilità e zoppia causate dalla condizione artrosica dell’anca destra, candidata alla protesi, ma anche dolore continuo e limitazione di mobilità sul lato sinistro. L’anca protesizzata (destra) ha ottenuto i buoni risultati attesi, ma anche la zona trattata (sinistra) con Monocytes (Ndr. cellule mononucleate da sangue periferico) ha evidenziato una scomparsa totale del dolore e un ottimo recupero della mobilità, con un altissimo indice di soddisfazione da parte della paziente.

I monociti sono in grado ristabilire l’omeostasi articolare attraverso il rilascio di fattori di crescita e mediatori dell’infiammazione. Inoltre, i macrofagi, che derivano dalla differenziazione dei monociti, sono in grado di riciclare gli elementi ossidati del liquido sinoviale come l’acido ialuronico e la lubricina, migliorando l’equilibro metabolico e meccanico dell’articolazione.

Ringraziamo tutti gli autori del lavoro e in particolare la dottoressa Francesca De Caro per la cura e la condivisione del lavoro, che è disponibile per la consultazione qui sotto.

 

Francesca De Caro, Arcangelo Russo, Gabriele Cortina, Marco Collarile, Vincenzo Condello, Vincenzo Madonna. New Trends in Treatment of Osteoarthritis: “From Cells to Metal”. A Case Report of Simultaneous Different Approach to Bilateral Hip Osteoarthritis. Ann Case Report 2019, 11: 247. DOI: 10.29011/2574-7754/100247

 

Omar Sabry