28th Isokinetic Medical Group Conference

Tiss’You, l’azienda sammarinese impegnata nello sviluppo di dispositivi per la medicina rigenerativa ha partecipato alla 28a edizione dell’Isokinetic Medical Group Conference nello storico tempio londinese del calcio di Wembley. Durante l’evento, dedicato al confronto fra medici provenienti da tutto il mondo sui temi legati alla traumatologia sportiva, alla riabilitazione post infortunio, alla chirurgia ortopedica e ai dispositivi medici.  Tiss’You Care, nell’occasione, ha presentato i propri prodotti e la propria mission aziendale oltre a tenere un seminario dal titolo “Regenerative medicine and multimodal approach to prevent early osteoarthritis onset on late-career and former soccer players” (Medicina rigenerativa e approccio multimodale per prevenire l’insorgenza precoce dell’osteoartrosi nei calciatori a fine carriera ed ex calciatori). I relatori Dott. Andrea Bruno, Dott. Massimo De Donato e Dott.ssa Elisabetta Tibalt hanno presentato i diversi approcci per la gestione del trauma e la degenerazione della cartilagine che possono verificarsi in atleti professionisti e dilettanti, studiando come migliorare la qualità della vita, non solo negli sportivi, ma anche nella più ampia popolazione di ex-giocatori.

Il dott. Andrea Bruno ha parlato degli approcci alla medicina rigenerativa, che può diventare conservativa e preventiva per evitare interventi chirurgici maggiori. Gli strumenti di medicina rigenerativa sono, principalmente, le terapie autologhe di cellule e tessuti e coinvolgono PRP, concentrati di midollo osseo, derivati ​​del tessuto adiposo (ricchi di cellule staminali mesenchimali) e cellule mononucleate. Quest’ultime, a causa della loro minima invasività, sono state prese come esempio per mostrare il buon esito clinico in un caso di ex maratoneta sofferente di osteoartrite primaria di II grado (abstract disponibile in allegato).

A volte è necessario un intervento chirurgico, come ad esempio in un difetto cartilagineo di origine traumatica. Il Dott. Massimo De Donato ha parlato del trattamento dei difetti della cartilagine, mostrando il razionale e i buoni risultati della stimolazione subcondrale che può avvenire, ad esempio, con le microfratture – ovvero fratture iatrogene nella cartilagine per promuoverne la riparazione – ma evidenziando anche i limiti. Ha, quindi, introdotto l’argomento delle microfratture di II generazione, in particolare le nanofratture, più precise e standard, in grado di evitare la compattazione subcondrale e di migliorare la riparazione della cartilagine con collagene di tipo II e glicosaminoglicani (abstract disponibile in allegato).

Il trattamento è solo un passo nel percorso di guarigione. La dottoressa Elisabetta Tibalt ha parlato di un argomento sottovalutato ma fondamentale: il programma di educazione e riabilitazione che un paziente deve affrontare prima e dopo un trattamento rigenerativo. Anche se nella letteratura scientifica si possono trovare pochi dati, ci sono molte buone raccomandazioni, come il rafforzamento del muscolo quadricipitale e il controllo neuromuscolare dell’articolazione in caso di artrosi del ginocchio. La prima fase di un’attività biologica deve essere accompagnata da programmi di protezione e di attivazione articolare. Successivamente, deve seguire una seconda fase di caricamento progressivo e di restauro funzionale dell’articolazione. Quando c’è la maturazione della riparazione della cartilagine, è il momento di ripristinare l’attività fisica.

 

1Unità Operativa Ortopedia Artroscopica e Ricostruttiva del Ginocchio Ortopedia Artroscopica e Ricostruttiva del Ginocchio, Responsabile dell’unità: Dr. Enrico Arnaldi, Humanitas Research Hospital, Rozzano, Milan, Italy.

2 Direttore di Dipartimento Riabilitazione e Recupero Funzionale, Responsabile dell’unità: Dr. Stefano Respizzi, Humanitas Research Hospital, Rozzano, Milan, Italy